giovedì 11 marzo 2010

Lettera ai cattolici

Perdonatemi se mi permetto di scriverVi ma in questo periodo sto rilevando un certo ritorno all'oltranzismo religioso.
Se noi contestiamo il vostro capo spirituale, come nel clamoroso caso del suo invito ad aprire l'anno accademico all'Universita La Sapienza di Roma, non è certamente una censura, quanto un grido di libertà.
Se cercaste un pò di umiltà, dono cristiano mi dicono, riuscireste a comprendere quanto possa essere difficile in questo Paese non essere cattolici/cristiani.
Non c'è spazio per noi, nei telegiornali o nella carta stampata (che prende generosi contributi statali, anche nostri dunque) nemmeno ora nel 2010.
Se ci fate caso per ogni piccolo dibattito,o caso o evento, anche quando non c'entra niente si intervistano Preti o Cardinali, addirittura quando si parla dei problemi familiari o dei figli si chiamano persone che, per la loro legge, non possono (ufficialmente) avere figli o mogli.
Ci fate sempre processi sommari, nel caso del crocefisso per esempio ci chiamate liberticidi, mentre a me sembra il contrario, noi non abbiamo voce e perdonateci se qualche volta la alziamo per far sentire le nostre ragioni.
Perdonateci se saltiamo sulla sedia quando i rappresentanti politici abbassano la testa di fronte al papa e addirittura gli baciano la mano, perdonateci se mandiamo giù amaro ogni giorno perchè dobbiamo lavorare (costretti) sotto un simbolo religioso che NON ci appartiene.
Perdonateci se non ci stiamo a dare miliardi di euro dei nostri contributi a uno stato straniero di fatto, perdonateci perchè non capiamo il motivo per togliere un ora di inglese per metterne due di religione...Perdonateci se, da precari, ci irritiamo vedendo che si assumono insegnanti SENZA concorso, nominati per giunta dallo stato straniero di cui sopra, assunti come se non bastasse con uno stipendio superiore al nostro.
Perdonateci quando rimaniamo basiti quando mancano strutture e mezzi per la scuola pubblica ma di rimando si finanziano scuole e università private confessionali.
E poi su, un pò di laicità (almeno) ha fatto bene anche a Voi, la libertà di scegliere se divorziare o no, se abortire in casi in cui (per salute o altro) non potete proprio avere bambini, lo dovete a noi, l'emancipazione femminile non è proprio figlia del cattolicesimo, o no ?
Noi vorremmo anche la libertà di fare una fecondazione assistita dove non si rischi di avere 3 gemelli o peggio bambini con serie malattie genetiche evitabili, vorremmo che esistano le unioni di fatto, la libertà di fare leggi sociali senza sentire il parere del capo di uno stato straniero.
Perdonateci se proprio non riusciamo a vedere carità e speranza in un uomo vestito come un imperatore, che vive nel lusso, che ha il dono dell'infallibilità, pedonateci se non accettiamo i vostri simboli PER FORZA, con la scusa che sono simboli di speranza universale.
Perdonateci se proprio non riusciamo a vedere quella speranza in un simbolo che ha portato storicamente morte e intolleranza in Europa, eppure Galileo, Giordano Bruno, Lombardini, e migliaia di altri, non sono invenzioni nostre, sono esistiti veramente.
Perdonateci ma il vostro papa, ve lo potete vedere e sentire ovunque, a Piazza San Pietro, sulle TV dedicate (almeno 5) perfino la domenica sulle reti nazionali, perchè dovete propinarcelo tutti i giorni anche a noi attraverso tutti, e dico tutti, i telegiornali ?
Perdonateci ma anche la croce potete mettervela dove vi pare, perchè dovete obbligarla anche a noi ?
Per noi resta, a dir bene, un simbolo che non ci appartiene, non ci ispira niente, ma proprio perchè imposto ci disturba, non ce l'abbiamo con la vostra croce.
Perdonateci, ma ci siamo anche noi, e Voi potete farlo meglio di tutti, perchè anche il perdono, mi dicono, è un sentimento cristiano.

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